Che San Valentino sia la festa degli innamorati è cosa risaputa: meno noto è il perchè Valentino sia stato scelto come Santo protettore di tutti coloro che si amano.
Pare che il vescovo di Interamna, Valentino appunto,nel 270 d.C fu – più o meno cortesemente – invitato da Claudio II a convertirsi al paganesimo. Il suo rifiutò scatenò l’ira di Claudio – uno dei tanti imperatori romani ben poco sani di mente – che condannò il povero Valentino alla lapidazione e successiva decapitazione.
Si dice che Valentino, nella sua vita di vescovo, fu molto impegnato a istruire e proteggere i giovani innamorati del tempo: proprio questa leggenda, unitamente alla sua ingloriosa fine, è stata utilizzata dalla Chiesa circa due secoli dopo per trasformare un famoso rito pagano in una festività cristiana.
La festa ha poi nuovamente perduto la sua connotazione religiosa, per trasformarsi in occasione laica di rinnovare il proprio amore per il partner. San Valentino spopola anche su Internet, e come tutte le feste che si rispettino ha un suo sito “ufficiale, dove è possibile, per gentile intercessione di Cupido, scrivere direttamente al proprio amato o alla propria amata:
www.san-valentino.it
Come vuole la tradizione il 14 febbraio di ogni anno, milioni d’innamorati in tutto il mondo festeggiano San Valentino, festa dalle origini antichissime, ma di cui pochi conoscono la storia. La festa è dedicata a San Valentino nato a Terni nel 175 d.C. In questa piccola città egli si dedicò alla predicazione del Vangelo ed alla conversione dei pagani, mentre nell'Impero non cessavano le terribili persecuzioni contro i Cristiani. In vita, egli compì diversi miracoli, che fecero conoscere il suo nome fino a Roma. Si narra, infatti, che proprio grazie a lui il figlio di Cratone abbia ritrovato la salute. Per questo motivo, nel 197 Papa San Feliciano lo consacrò Primo Vescovo di Terni. Nel 270 fu arrestato e condotto al cospetto dell'Imperatore Claudio, che cercò di indurlo a rinnegare la propria fede e a adorare gli dei pagani. Valentino confutò tutte le obiezioni dell'imperatore, che pur non convertendosi rispettò il Santo e lo affidò ad un nobile romano. La figlia del nobile aveva perduto la vista, ma Valentino compì un prodigio ed ella la riacquistò. Quest'atto miracoloso indusse la famiglia della fanciulla a convertirsi al Cristianesimo, e molti altri romani seguirono il suo esempio. Valentino in vita ebbe molto a cuore il destino degli innamorati, che in lui trovarono sempre un consigliere fidato ed un amico sincero, infatti, fu lui il primo religioso a celebrare l'unione tra un pagano ed una cristiana. Valentino non riuscì a sottrarsi ad un secondo arresto, durante le persecuzioni dell'imperatore Aureliano contro i vertici della Chiesa. I soldati romani, però, sapevano quanto il vescovo fosse amato dai credenti, e dovettero catturarlo e flagellarlo lungo la Via Flaminia, lontano dai centri abitati per non andare incontro ad una ribellione. Qui, nel 273, Valentino conobbe il martirio e morì. Le sue spoglie, recuperate da tre suoi discepoli, furono portate e sepolte a Terni dove tuttora riposano nella Basilica a lui dedicata. Ogni anno molti fedeli si recano nella cittadina umbra per rendere omaggio alla sua tomba. Sul conto del santo sono narrati molti aneddoti, che lo ritraggono come difensore degli innamorati, uno dei più simbolici è forse quello che narra del matrimonio tra un centurione romano e una giovane cristiana celebrato da Valentino, infatti, si pensa che questo sia il primo matrimonio tra cristiani e pagani della storia. La leggenda narra di un centurione romano pagano di nome Sabino che s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; allora fu deciso di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena, per vivere insieme nell'eternità . Un simbolo di San Valentino sono i fiori, e in particolare le rose, e anche questi si possono ricollegare al Santo, infatti, si racconta che Valentino amasse passeggiare nel giardino che circonda la basilica, e che un giorno passeggiando per il suo giardino, sentì due fidanzati litigare. Invitando i due ragazzi alla ragione, egli porse loro una rosa affinché la stringessero facendo attenzione a non pungersi con le spine e pregando perché il loro amore fosse eterno. I due giovani si riconciliarono immediatamente e dopo non molto tempo, si recarono nuovamente dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione. Il culto di Valentino, ben presto si diffuse in gran parte del mondo, grazie anche all’abitudine del santo di regalare delle rose ai ragazzi e alle ragazze che incontrava nel suo giardino. Infatti, fu così che due giovani s'innamorarono e vissero una felice vita matrimoniale. Da allora, accadde spesso che le coppie in procinto di sposarsi ed i fidanzati si recassero dal Santo, tanto che egli fu ben presto costretto a riservare una giornata dell'anno per la benedizione nuziale generale. Il giorno stabilito fu il 14 febbraio, poiché, si narra, che in quel giorno egli si recò in Paradiso per celebrare le sue nozze. Inizialmente il 14 di ogni mese fu riservato a questa celebrazione, ma con il passare del tempo, si è ristretta al solo 14 di febbraio questa ricorrenza. La leggenda si diffuse in tutto il mondo allora abitato, ed il 14 febbraio divenne una delle feste più amate dell'anno. Si accompagnò, poi, al rito religioso anche l'usanza di scambiarsi bigliettini, fiori e doni. Seguendo la tradizione, in questi giorni, tantissimi ragazzi si stanno preparando a festeggiare il giorno più romantico dell’anno, con regali e bigliettini per i loro innamorati. Trascorrendo la giornata più magica dell’anno tra fiori e cioccolatini, a volte però, si dimentica lo spirito romantico, vera anima della festa, che sta lasciando il posto al puro e semplice consumismo, facendoci dimenticare la bellezza di vivere un amore.